Movimenti, ecco la piccola Pixar italiana che ha prodotto “Strappare lungo i bordi” di Zerocalcare
Si chiama Movimenti Production ed è il nome che sta dietro al successo di “Strappare lungo i bordi“, la serie animata firmata Zerocalcare che ha conquistato tutti, arrivando al numero uno tra i più visti di Netflix Italia.
“Ci stiamo davvero godendo questo momento di gioia”, racconta Giorgio Scorza, ceo di Movimenti insieme a Davide Rosio, “ne parlavamo al telefono con Michele (Michele Reich ovvero Zerocalcare, ndr) non più tardi di tre giorni fa, non ci aspettavamo tutto questo affetto trasversale. La gente ci scrive per ringraziare. La nostra è stata una scommessa, tra di noi ci dicevamo, “O faremo una cosa che resta o una grandissima porcata”.
E la cosa sembra decisamente destinata a restare, si stimano fra i 5 e i 6 milioni di visualizzazioni per account nei primi quattro giorni di uscita su Netflix. Così come resteranno nell’immaginario pop di questi anni, altre serie animate internazionali come Bojack Horseman o Rick and Morty, citate spesso da Scorza come fonte di ispirazione per costruire “Strappare lungo i bordi”.
La storia dell’incontro tra Movimenti e Zerocalcare avviene circa 3 anni fa, in quel periodo Zerocalcare stava iniziando a fare le prime sperimentazioni con le animazioni (quelle clip che abbiamo visto tutti sui social) e “poco dopo ha iniziato a studiare animazione con un nostro collaboratore che per comodità teneva le lezioni a Firenze nei nostri studi. Abbiamo incontrato Michele nello strano ruolo di studente!”
Quel tempo di studio e la sempre maggiore consapevolezza delle opportunità offerte dal nuovo mezzo espressivo è servito ad entrambi per capire cosa fare, “poi lui è stato approcciato da Netflix Italia nello stesso periodo in cui noi eravamo a Los Angeles a parlare con Netflix di un nostro prodotto. E in questa strana triangolazione che alla fine ci siamo tutti scelti ed è nato il progetto di “Strappare lungo i bordi”.
Un successo che non è stato certo improvvisato, ma che arriva da lontano e più precisamente nel 2004, anno della fondazione di Movimenti, come piccola realtà artigianale figlia della passione e dell’amicizia di Giorgio Scorza e Davide Rosio, entrambi con una lunga gavetta alle spalle, fatta di studio e lavori di ogni tipo nel mondo dell’audiovisivo: “Siamo partiti dal mondo milanese dell’advertising, dove ci siamo fatti notare grazie ad alcuni prodotti con cui abbiamo vinto qualche premio. E questo ha costituito anche la nostra base economica su cui iniziare a sviluppare anche le nostre produzioni originali.”
Un lungo percorso fatto prima di videoclip, poi di lavori dietro le quinte come ghost writer o ghost director fino a iniziare a sviluppare le proprie idee da proporre nel mercato. Come quando, insieme alla Topo Gigio s.r.l, si è presentata l’opportunità di sfruttare i diritti di Topo Gigio, “famosissimo in Italia, ma come abbiamo scoperto poi, molto conosciuto anche all’estero”.
Movimenti ha dato un nuova veste internazionale al personaggio. Oggi Topo Gigio, dopo aver battuto diversi record di ascolti su Rai Yo Yo e dopo aver vinto il Premio Moige, ora è in onda nelle tv di tutta l’America Latina con ottimi risultati.
Dalla scommessa vinta di Topo Gigio si sviluppa l’idea di fondare un proprio studio di animazione 2D permanente. E’ così che alla Manifattura Tabacchi di Firenze nasce DogHead, che è il luogo dove i disegni su carta di Zerocalcare hanno iniziato a muoversi.
Oggi a lavorare tra Milano e Firenze c’è un team stabile di circa 15 persone e poi a fisarmonica fino a 60 con i collaboratori che lavorano sui singoli progetti.
A Firenze a guidare il comparto creativo ci sono Alessio Giurintano e Massimo Montigiani, rispettivamente Art-director e animation-supervisor e Art-director e storyboard/layout-supervisor, entrambi con importanti esperienze alle spalle in diverse realtà fiorentine come lo storico Studio4 di Italo Marazzi e Rossella Del Turco, lo studio Stranemani e il Jumon-Studio e in diverse importanti produzioni italiane come Lupo Alberto, La Gabbianella e il Gatto (diretto da Enzo D’Alò, basato sul romanzo dello scrittore cileno Luis Sepúlveda) o Rat-Man di Leo Ortolani.
“Collaborare con Zerocalcare e supervisionare per DogHead il lavoro di animazione è stato un onore: assieme a tutto il nostro staff abbiamo cercato di dare il massimo perché sapevamo che stavamo facendo la storia dell’animazione italiana”, racconta Alessio Giurintano, a cui fa eco Massimo Montigiani. “Ci sentivamo parte di questo progetto unico in Italia”, dice esplicitando un pensiero che dagli addetti ai lavori si sta facendo largo anche tra gli appassionati: che sia questo il turning point in cui anche in Italia le storie animate sono pronte per uscire dalla nicchia del mondo dell’infanzia per conquistare tutti?
“Io non posso far altro che sperarlo, conclude Giorgio Scorza, e il fatto che noi con le nostre piccole forze e la nostra borsa di cartone eravamo andati fino a Los Angeles a proporre i nostri prodotti, lo dimostra”.
Quello che sappiamo per certo è che tra Milano e Firenze, sta crescendo una filiera produttiva importante capace di essere attrattiva per il mercato internazionale, e in grado di mettere in campo know-how e professionalità Made in Italy altamente qualificate.
Pronte ad uscire ora ci sono diversi cartoon, produzioni internazionali come la serie Lupo, la detection comedy Spooky Wolf, 3 produzioni pre-school e titoli Young Adult di cui uno scritto con il popolarissimo Maccio Capatonda, “che è piaciuto a tutti quelli che l’hanno visto e su cui crediamo molto”.
Abbastanza scontato è aspettarsi anche una seconda stagione di “Strappare lungo i bordi“, su cui però, al momento c’è il massimo riserbo.
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