Un cortometraggio racconta cosa vuol dire essere spettatori passivi di una molestia
BusLine35A è un cortometraggio animato diretto dalla giovane regista e animatrice Elena Felici in collaborazione con un team dell’Animation Workshop del VIA University College in Danimarca. Il cortometraggio è uscito in occasione della Giornata Internazionale per l´Eliminazione della Violenza contro le Donne ed è costruito con tecniche di animazione 3D in stop-motion a schizzi bidimensionali animati. Esplora una situazione di molestie verbali di movente sessuale, non dal punto di vista della vittima o del tormentatore, bensì da quello degli spettatori passivi, in questo caso i passeggeri dell’autobus che assistono impassibili alla scena.
Ecco che cosa ci ha raccontato.
BusLine35A tratta una vicenda di molestie sessuali dalla prospettiva degli spettatori passivi e pertanto complici. Perché avete scelto di esplorare questo particolare punto di vista?
Mentre stavo svolgendo diverse ricerche per arricchire la storia di BusLine35A continuavo a ritornare all’idea che non siamo tanto fantastici quanto pensiamo di essere. Mi trovavo ogni volta a concentrarmi su tematiche di egoismo e individualismo. Ho personalmente vissuto entrambe le prospettive proposte nel corto, sono stata sia vittima che spettatrice, e ho quindi deciso di approcciare la tematica del bystander effect, l´effetto spettatore, sperando di far riflettere il pubblico sulle complessità degli episodi di violenza sessuale in una maniera più introspettiva.
Il corto approccia un tema estremamente serio e complesso con un velo di ironia e calcolata leggerezza. Qual è stato il ragionamento dietro questa scelta di tono?
L’idea di inserire un sottotono satirico proviene dalla stessa scelta di raccontare la storia da tre diversi punti di vista e di avere una voce narrante. Il nostro obiettivo è sottolineare il problema del bystander effect non solo nelle sue accezioni pratiche, ma anche da un punto di vista psicologico, concentrandosi sul distaccamento e l’imbarazzo degli osservatori passivi. C’è un dualismo tra la serietà della violenza e la quasi comica inefficacia di coloro che vi assistono, e il tono che abbiamo scelto mira a creare questo stesso contrasto nello spettatore, che non sa se ridere o disperarsi. In una maniera simile, la voce del narratore interpreta la voce nella nostra testa che in queste circostanze tende a creare giustificazioni per evitare di accettare la necessità di intervenire.
Il formato stesso del progetto è particolarmente interessante. C’è una ragione precisa per la scelta di realizzare proprio un cortometraggio animato?
La sfida di trasmettere un messaggio al pubblico in soli 5 minuti é stimolante. C’è qualcosa di particolarmente interessante nel creare un cortometraggio, il formato permette al regista di trascendere le regole classiche di esposizione e cinematografia. È difficile trovare un singolo corto che non conceda uno sguardo nell’anima del regista: nel creare un corto si rimane concentrati, non ci si perde in tagli artistici e messa in scena, ed è quindi possibile capire quale sia il vero approccio dell´autore alla realtà. Questa ricerca interiore è amplificata dall’astrazione richiesta per raccontare una storia attraverso l’animazione. Nel nostro caso il design dei personaggi amplifica la tematica del dualismo: sono persone ordinarie, con cui é semplice immedesimarsi, e il loro aspetto, assieme alla loro voce interiore e ai loro ricordi realizzati in schizzi bidimensionali, fanno ridere lo spettatore. Allo stesso tempo però lo costringono a realizzare quanto questi protagonisti, e quindi lo spettatore stesso, siano e si sentano patetici, impotenti e apatici riguardo quello che succede dietro di loro.
BusLine35A ha partecipato ad oltre 80 festival nei due anni passati ed è candidato a Siggraph Vancouver 2022, Animafest Zagreb, dove ha ricevuto una menzione speciale dalla giuria, Los Angeles Shorts International Film Festival, PÖFF Tallinn, Manchester Film Festival, dove ha vinto il premio come Miglior Cortometraggio di Animazione Studentesco, al Piccolo Festival Animazione di San Vito al Tagliamento in Friuli Venezia Giulia, dove ha vinto il premio ‘Opere Prime’, all’ Imaginaria Film Festival di Conversano in Puglia, dove ha ricevuto una menzione speciale dalla giuria.
Change-Makers è il magazine digitale che racconta idee, storie, protagonisti del cambiamento. Scriviamo di cooperazione e innovazione sociale, ambientale, economica, digitale, organizzativa, etica e filosofica.
Se vuoi restare in contatto con noi iscriviti alla nostra newsletter.