5 app a supporto dell’autismo
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Si basano sul gioco rendendo più piacevole l’apprendimento, aiutando a ridurre i livelli di ansia.
Sono le app a supporto dell’autismo, utili strumenti per lo sviluppo e l’implementazione di diverse aree relative alla crescita dell’individuo, tra cui quella affettiva ed emozionale, quella cognitiva, quella didattica, che ha a che fare con le abilità necessarie allo studio, quella della comunicazione. E anche quelle della socializzazione e delle autonomie, per incentivare le abilità visivo-spaziali, nonché l’attenzione e la reattività.
Cos’è l’autismo?
L’autismo fa parte dei disturbi pervasivi dello sviluppo (pervasive developmental disorder, PDD) , che sono un insieme di disturbi complessi che comprendono la sindrome di Asperger, il disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato, il disturbo disintegrativo infantile e altri disturbi dello spettro autistico, i quali possono manifestarsi con diversi gradi di gravità. Questi disturbi sono causati da un’anomalia nello sviluppo del cervello e si caratterizzano per problemi di interazioni sociali, di comunicazione verbale e non verbale e comportamenti ripetitivi. In alcuni casi, possono essere presenti disabilità intellettive, alterazioni della coordinazione motoria e disturbi gastro-intestinali. I sintomi si manifestano già nei primi anni di vita e durano per tutta la vita. È importante intervenire tempestivamente con terapie comportamentali, poiché non esiste una cura definitiva per questa condizione, ma ci sono trattamenti che possono aiutare.
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Diffusione dell’autismo
La diffusione dell’autismo varia notevolmente da paese a paese. Secondo recenti stime americane, l’autismo colpisce un soggetto su 88, con i maschi colpiti 4-5 volte più frequentemente delle femmine. Mentre, in Europa, ad esempio in Danimarca la prevalenza è di 1 su 160, mentre in Gran Bretagna è di 1 su 86. In Italia, invece, secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, circa 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico, con una maggior prevalenza nei maschi.
Ad oggi non è stata individuata con certezza la causa dei disturbi dello spettro autistico, ma in circa il 10-15% dei casi è riconoscibile una causa genetica, che definisce questi casi come forme di autismo secondario (come la sindrome del cromosoma X fragile, la sclerosi tuberosa e la sindrome di Rett).
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Il valore educativo del gioco
Fortunatamente, La tecnologia oggi rappresenta un valido supporto non solo per le persone con autismo, ma anche per le loro famiglie. Infatti, queste permettono di sviluppare e implementare diverse aree dello sviluppo dell’individuo. E aiutano le persone con autismo a comunicare meglio, organizzare la propria giornata, gestire le proprie emozioni e sviluppare le proprie capacità cognitive e motorie.
Molte di queste app sono basate sul gioco. Questo ha un valore educativo indiscutibile anche nella didattica. Infatti, aumenta il coinvolgimento dell’utente e rende il processo di apprendimento più piacevole. In più, aiuta a ridurre i livelli di ansia e a distrarre dagli aspetti strettamente didattici del compito. Ed evita che il bambino, il giovane o l’adulto incontrino grandi ostacoli nel loro percorso di apprendimento. Ciò anche grazie a feedback puntuali e coerenti di fronte agli eventuali successi o errori attraverso immagini, musiche, suoni o animazioni facilmente comprensibili. Infine, questo approccio aiuta anche gli alunni con autismo a processare le informazioni e a favorire lo sviluppo di diverse aree, come quelle cognitive.
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Le app a sostegno dell’apprendimento per bambini con bisogni comunicativi complessi
TFA – Tools For Autism: un’app educativa gratuita che insegna ai bambini autistici una sequenza di operazioni personalizzate attraverso task visivi e sintesi vocali. L’app prevede due modalità di esecuzione per l’utente e l’operatore.
Social Stories Creator and Library for Preschool, Autism and Special Needs: un’app che consente di creare e condividere storie e racconti, calendari visivi e nemo per i bambini con bisogni speciali che richiedono particolare attenzione per lo sviluppo di competenze sociali.
Immaginario: un’app italiana che supporta la relazione con bambini autistici o con difficoltà nella comunicazione verbale legate a ritardo cognitivo, fornendo strumenti per l’interazione attraverso la comunicazione per immagini.
Niki talk: un’app che aiuta tutti i bambini con bisogni comunicativi complessi e che si affianca a Niki agenda e Niki words. L’app insegna ai bambini a familiarizzare con l’alfabeto e le parole, e utilizza i disegni della library “Les pictogrammes” pensata per bambini con bisogni speciali.
Let me talk: un’app gratuita per Android che supporta la comunicazione in ogni momento della vita e offre una voce a ogni persona, permettendo di allineare in sequenza logica le immagini per formare frasi sensate. L’app è disponibile in più lingue e non richiede Internet, quindi può essere usata in qualsiasi situazione educativa e privata.
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