Nasce il turismo spaziale, ma nel futuro c’è l’asteroid mining
Spazio andata e ritorno. Non è la prima volta che succede, ma è la prima volta che un equipaggio tutto formato da civili è partito su di un razzo per orbitare attorno alla terra. Nome delle missione: Inspiration4.
L’evento, già sostengono alcuni commentatori, potrebbe essere di quelli da inserire nella cronologia delle esplorazioni stellari. Un punto di svolta e l’inizio di una nuova era dei viaggi spaziali per scopi commerciali e turistici.
Nello spazio ci sono andati in 4, e nessuno dei 4 era un astronauta professionista formato dalle agenzie statali che fino a pochi anni fa avevano il completo monopolio dei viaggi spaziali. A finanziare la missione è stato il miliardario americano Jared Isaacman, titolare di una piattaforma di pagamenti digitali. Con lui Hyley Arceneaux, infermiera e prima persona a portare una protesi nello spazio, la geologa e comunicatrice scientifica Sian Proctor e l’ingegnere nonché ex pilota dell’Air Force statunitense Chris Sembrovski.
Scopo della missione Inspiration4 è stato quello di raccogliere fondi per l’ospedale St. Jude di Memphis, in Tennessee.
A portare in orbita i 4 un razzo Falcon 9, decollato dal Kennedy Space Center in Florida. Dopo tre giorni di missione in orbita attorno alla Terra a 575 km di altezza, l’equipaggio è regolarmente tornato sulla terra il 13 settembre, ammarando con la capsula “Dragon Resilience”.
Nello spazio, con razzi privati
A gestire l’operazione non è stata la Nasa, l’agenzia spaziale statunitense, ma SpaceX (Space Space Exploration Technologies Corp), azienda fondata nel 2002 con l’obiettivo dichiarato di portare persone su Marte per colonizzare il pianeta rosso.
SpaceX è una delle tante aziende di Elon Musk, uomo tra i più ricchi al mondo e fondatore di Tesla, azienda produttrice di auto elettriche. La compagnia ha sottoscritto contratti con la Nasa per garantire i collegamenti con la Stazione spaziale internazionale e, nell’aprile 2021, ha siglato un nuovo contratto da 2 mila e 900 milioni di dollari (tra le proteste di un’altra azienda privata che avrebbe voluto accaparrarsi l’appalto, la Blue Origin del fondatore di Amazon Jeff Bezos) per costruire l’astronave spaziale che riporterà gli astronauti sulla Luna dopo un’assenza di ormai 50 anni.
Nasce il mercato spaziale
“La vostra missione ha mostrato al mondo che lo Spazio è per tutti noi”, ha trasmesso via radio Space X Mission Control, il centro di controllo di SpaceX. A congraturarsi per il successo della missione anche Bill Nelson, ex senatore incaricato dal presidente Usa Joe Biden di guidare la Nasa per i prossimi anni.
“Congraturazioni a Ispiration4 – ha scritto su Twitter Bill Nelson – I viaggi orbitali a bassa quota sono ora più accessibili e più persone potranno sperimentare le miraviglie spaziale. Ci aspettiamo un futuro in cui la Nasa sarà una dei tanti clienti del mercato spaziale“.
Sul tema dei viaggi privati nello spazio è intervenuto anche Tommaso Ghidini, capo della divisione di tecnologia dei materiali e portavoce dell’Esa, l’agenzia spaziale europea. “Un tempo ci voleva Kennedy per dire ‘andremo sulla Luna perché è lì’, adesso un cittadino e non il governo più potente di allora può dirlo e farlo. E’ la democratizzazione dello spazio. Naturalmente ci vogliono regole, e le Nazioni Unite hanno anche questa funzione. E il diritto interplanetario sta diventando molto importante”, ha dichiarato Ghidini, autore del libro Homo Caelestis.
Satelliti 5G e corsa all’oro
Ora si parla di viaggi turistici, in realtà siamo di fronte a un’agenzia spaziale Usa, la Nasa, che sta entrando in crisi e ha sempre più bisogno della capacità organizzativa e flessibilità che i privati garantiscono”, spiega Sandro Bardelli, scienziato e ricercatore all’Inaf, l’Istituto nazionale di astrofisica.
Il prossimo passo, spiega Bardelli, per la Nasa sarà appaltare la costruzione di una nuova stazione spaziale, da far orbitare attorno alla Luna e a partire dalla quale programmare un nuovo allunaggio. Anche in questa impresa il ruolo di SpaceX sarà importante. L’azienda di Elon Musk sta infatti lavorando ad un lanciatore pesante (razzo) per portare in orbita i pezzi della futura stazione spaziale Artemis, e sta anche progettando la navicella che andrà sul suolo lunare.
“Il tutto – spiega Bardelli – rientra in una colossale gara spaziale tra privati. Primo sbocco il 5G satellitare, decine di migliaia di satelliti da lanciare in orbita per coprire di segnali il globo. Per ora una guerra commerciale Usa che potrebbe trasformarsi in futuro in uno scontro diplomatico con le altre potenze, e quindi Cina, Russia e India. Il grande tema è: chi dirimerà i disaccordi? Esiste un accordo spaziale, il trattato sullo spazio esterno del 1957, che non dice nulla sull’uso e lo sfruttamento delle risorse, mentre non c’è mai stato un accordo condiviso per dare all’Onu il ruolo di autorità suprema d’appello”.
Secondo Bardelli sta per partire una “nuova corsa all’oro“, senza regole e dove ogni Stato nazionale spingerà le proprie industrie. Lo scenario è quello dell’asteroid mining, un discorso “che potrebbe svilupparsi nei prossimi 20 anni e che prevede lo sfruttamento dei giacimenti di metalli degli asteroidi che passano vicino alla terra. Su questo si stanno facendo molti progetti di ricerca e investendo risorse”.
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