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Telemedicina, social business, territorio, salute e progettazione. Ecco i progetti vincitori di Coopstartup Change Makers 2024

Novanta partecipanti per un totale di 21 progetti presentati, di cui 18 selezionati e 5 vincitori annunciati nell’edizione di quest’anno dello StartUp Day, svoltosi a Bologna il 31 maggio.

È il percorso di Coopstartup Change Makers, iniziativa volta ad affiancare lo sviluppo di idee imprenditoriali da realizzare in forma cooperativa, che sappiano introdurre innovazioni tecnologiche, organizzative o sociali in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Il programma ha previsto una formazione gratuita on line e in presenza, svoltasi tra febbraio e aprile 2024, servizi di assistenza e accompagnamento per sviluppare la propria idea di impresa e, per le cinque migliori idee imprenditoriali, un contributo di 10mila euro a fondo perduto per l’avvio della startup.

L’iniziativa è realizzata grazie al contributo di Coop Alleanza 3.0. e CoopReno, al sostegno di Banca di Bologna e Fondazione Unipolis, in collaborazione con AlmaVicoo, Spazio Tengo, AlmaCube, Innovacoop, Impronta Etica e Change Makers magazine, con il patrocinio di Comune di Bologna, Città Metropolitana di Bologna, Comune di Imola, Università di Bologna.

Refresh Academy


“Siamo una cooperativa sociale che ha l’obiettivo di aiutare le persone a rischio di esclusione sociale a entrare nel mondo del lavoro”. Così Matteo Vignoli, tra i fondatori, descrive Refresh Academy: accreditata come spin-off accademico di Alma Mater Studiorum, si propone di offrire corsi di formazione sul digitale della durata di sei mesi a persone che vogliano intraprendere una carriera in ambito tech. A finanziare i corsi saranno le aziende partner, con lo scopo di assumere. La commissione ha selezionato la loro proposta “per la capacità cogliere un bisogno di competenze come opportunità per fare inclusione”, ha spiegato alla premiazione Luca Grosso, Responsabile Promozione Legacoop Bologna. “Il premio – commenta Vignoli – sarà un boost, ma l’aspetto più bello di Coopstartup Change Makers è stato il percorso di apprendimento: un’opportunità di crescita di qualità e un supporto continuo”.

SUMs architects


“SUM” è l’acronimo di Sustainability, Universal Design and Mathematics set (modellazione parametrica), con l’aggiunta di una “s” finale che rappresenta l’integrazione delle competenze e interdisciplinarità. Nasce da uno “studio di progettazione di architettura e ingegneria” operativo tra Roma e Bologna; come spiegato da una delle otto componenti, Giulia Pentella: “Ci occupiamo di progettazione architettonica, consulenza e supporto al RUP”. La natura di questo progetto duplice, da un lato si fonda sulle reali esigenze delle persone e dall’altro sui dati microclimatici e sugli obiettivi di performance ambientale. “La capacità di aggregare professioniste e professionisti” è la ragione che ha portato la commissione a selezionarlo tra i vincitori del premio Coopstartup Change Makers.

Vette e Baite

Il loro slogan è #portatorisaniditrekking: amano le avventure outdoor, purché siano eco sostenibili; infatti, sono stati selezionati proprio per la loro “capacità di interpretare i valori di attenzione all’ambiente”, ha spiegato Luca Grosso. Il progetto Vette e Baite nasce quattro anni fa da un gruppo di guide ambientali: “Siamo partiti – racconta Riccardo Giorgis, uno dei fondatori – da un piccolo sentiero nei borghi del Corno alle Scale e siamo arrivati ad accompagnare persone fino in Kirghizistan, in Georgia”. Oggi offrono attività che coniugano lo sport montano e la responsabilità ambientale – escursioni, canoa e sup, ciaspolate, arrampicate – ma anche corsi e workshop. Sono nati come associazione sportiva e hanno deciso di trasformarsi in cooperativa affinché altre guide ambientali possano unirsi al progetto.

WellNet Labs 

Tutto parte da un’intuizione della fisica Giulia Menichetti, che insieme al team multidisciplinare della Harvard Medical School e del Network Science Institute di Boston ha creato pochi anni fa un algoritmo di machine learning FPro in grado di verificare l’impatto dei cibi ultra-processati sulla salute delle persone. La startup WellNet Labs si occuperà quindi di collezionare e analizzare dati su alimentazione, salute e consumi per riuscire a risolvere problemi complessi attraverso l’intelligenza artificiale. Ed è proprio l’attività core di “raccolta e analisi dei dati per stili di vita più consapevoli” ad essere stata premiata dalla commissione. “Questo progetto è fondamentale per fare prevenzione e cercare di avere un impatto sulla salute pubblica”, ha illustrato uno dei fondatori Marco Benni.

PathoXphere – The Diagnostics Alliance


Una startup cooperativa che opera nel campo della diagnostica oncologica precoce, in Italia e nei paesi in via di sviluppo, andando a creare competenze laddove ancora mancano. Con l’obiettivo finale di migliorare l’accesso alle cure e salvare vite. A presentare PathoXphere è Francesco Trisolini, che ne ha ben descritto le tre anime: “Quella medica, quella scientifico-tecnologica e quella industriale, che ha il compito di calare a terra soluzioni”. Grazie al premio sarà possibile acquistare infatti le prime workstation che consentiranno la refertazione da remoto. Il progetto è stato premiato proprio per il “forte impatto innovativo” che racchiude, con l’obiettivo di presentarlo all’ecosistema delle imprese già associate”.


“I progetti premiati incarnano innovazione e sostenibilità e testimoniano come la forma cooperativa possa rispondere alle sfide della contemporaneità”, ha commentato Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna. “Ognuno dei cinque progetti, con la sua visione unica, contribuisce al progresso sostenibile del nostro territorio, dall’integrazione, alla promozione della salute e dell’alimentazione, alla valorizzazione delle risorse umane e territoriali, fino all’inclusione digitale e alla diagnostica medica avanzata”.

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