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Caro padre Dedalo

Se non fossi morto in quel lembo di mare Egeo dove precipitai per colpa tua, avrei passato la vita intera a cercarti. 

Per ucciderti.

Mi sarei costruito quella stessa fatale predestinazione toccata a Edipo. 

Con cura e consapevolezza, ti avrei inseguito per tutto il mediterraneo pur di urlarti (prima di Jim)  “Padre, io voglio ucciderti!” 

E poi avrei continuato. Distruggendo ogni tua opera e quelle degli artisti che ti hanno voluto omaggiare esaltando il tuo talento, accostandolo alla mia “dabbenaggine”.. 

Quadretti per gonzi. 

Fatti per raccontare la vecchia storia del padre geniale e del fanciullo scapestrato e irresponsabile. Incapace di seguire le orme dell’uomo che sa come va il mondo. 

Ma le tue orme, padre, sono macchiate di sangue e di dolore. 

Inflitto ad altri umani e alla natura, che il tuo superomismo ha cercato di piegare: confidando sulla  tecnica.

Adesso so chi sei. Sei il sapiente al servizio dei potenti, dei guerrieri. Un sapiente che voleva diventare mercante a tutti i costi. 

Disposto a tutto, anche a uccidere mio cugino Calo (era tuo nipote cazzo!)  per invidia e gelosia della sua maestria che poteva fare ombra alla tua. 

Sei stato forte coi deboli e debole coi forti. Accondiscendente con le voglie di Pasifae e prostrato con Minosse

Senza scrupoli. Solo per profitto, interesse o vanità, hai favorito la creazione di mostri disumani, come il Minotauro. 

Keith Haring – 1989

O il labirinto. Il simbolo della tua maestria sfuggita di mano. 

Impossibile da governare senza ulteriore tecnica.

Ti fanno orrore queste parole? 

E allora pensa al mio di orrore nel vedere quello che mi hai consegnato.

Rovine, rifiuti, guerra e disuguaglianze…morte.

Tu padre, che ti sei elevato a demiurgo del mondo, lo sai cosa mi hai lasciato? 

Un mondo alla deriva. Un labirinto dove vaghiamo come pazzi. 

Costruito da te per diventare più grande della tua stessa capacità di governo.

Ora che vedo il mondo di oggi, capisco che quel tuo gene onnipotente, è stato il seme velenoso che sta mettendo a repentaglio l’umanità tutta. 

É soprattutto per questo che non posso perdonarti padre. 

Ma c’è dell’altro (segue)

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